CHERATOCONO

Il cheratocono è una malattia che provoca la deformazione della cornea (superficie oculare trasparente posta di fronte all’iride, che funziona da lente convergente permettendo il corretto passaggio della luce verso le strutture interne dell’occhio).  A causa di questo disturbo degenerativo, la cornea, normalmente rotonda, si assottiglia e comincia a variare la propria curvatura verso l’esterno, presentando al centro una specie di apice arrotondato. Questo “cono” tende ad accentuarsi con il passare degli anni aggravando i sintomi della malattia.

Il cheratocono non permette il corretto passaggio della luce verso le strutture oculari interne e modifica il potere refrattivo della cornea, provocando una distorsione nella visione.

Il cheratocono è una malattia lentamente progressiva. La deformazione della cornea può colpire uno o entrambi gli occhi, anche se i sintomi in un lato possono essere nettamente peggiori rispetto all’altro (la malattia può presentarsi in forma bilaterale asimmetrica).

Nella maggior parte dei casi, il cheratocono comincia a svilupparsi durante l’adolescenza e l’età adulta.

Trattamento del cheratocono

Il trattamento del cheratocono spesso dipende dalla gravità dei sintomi e da quanto velocemente la condizione sta progredendo. Durante la fase iniziale, il difetto visivo può essere corretto con occhiali da vista e lenti a contatto morbide o semirigide. Tuttavia, nel tempo la malattia assottiglia inevitabilmente la cornea, conferendole una forma sempre più irregolare che potrebbe rendere tali dispositivi non più sufficienti. Il cheratocono avanzato può richiedere un trapianto di cornea.

Il ruolo principale nella gestione del cheratocono è oggi rappresentato dal cross-linking corneale. E’ un trattamento che consiste nel rafforzare il tessuto corneale, per impedire l’ulteriore protrusione superficiale della cornea. La cornea viene quindi imbibita con ribloflavina che successivamente viene attivata da una speciale lampada che emette luce ultravioletta (UVA) per circa 30 minuti. La procedura promuove il rafforzamento delle fibre di collagene nello strato stromale della cornea, che recupera parte della resistenza meccanica perduta, evitando il degenerare della patologia ed il ricorso ad approcci chirurgici invasivi quali il trapianto corneale.