DISTURBI DELLA PIGMENTAZIONE CUTANEA

Nel regno animale il colore della cute, dei peli e delle penne appare caratterizzato da una estrema varietà in dipendenza da numerosi fattori: adattamento all’ambiente, scelta sessuale, distribuzione geografica delle specie animali ecc. Nella specie umana, la colorazione della cute è diversa a seconda del gruppo etnico o della costituzione individuale e varia anche, nel singolo individuo, in rapporto alla regione corporea, all’esposizione alla luce solare e, nella donna, all’eventuale stato di gravidanza. I pigmenti fisiologicamente presenti nella cute sono rappresentati dalle melanine, eumelanina e feo melanina (colori varianti dal giallo-marrone al nero), che costituiscono il maggior determinante del colore della cute, dall’ossiemoglobina (colore rosso), dalla deossiemoglobina (colore blu) e dai carotenoidi (colore giallo-arancio). Le anomalie della pigmentazione melanica (ipo-melanosi/amelanosi ed ipermelanosi) costituiscono un gruppo di patologie di frequente riscontro in ambito dermatologico e riconoscono cause molteplici tra cui quelle genetiche, metaboliche, endocrine, post-infiammatorie, nutrizionali, chimiche, fisiche e neoplastiche. Sono inoltre possibili iperpigmentazioni dovute all’anomala presenza nella cute di un pigmento endogeno o esogeno.